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Il PD di Latina ha lanciato dieci proposte per la ripartenza della città dopo il lockdown, chiedendo una convergenza su temi alla politica locale.
LE PROPOSTE DEL PD
Dieci interventi da realizzare subito per dare modo alla città ed alle attività più colpite di ripartire. L’amministrazione comunale di Latina deve rendersi protagonista della fase 2 in maniera attiva. Se da un lato deve tenere conto di quanto governo e regione hanno messo in campo in fase di emergenza, dall’altro deve mostrarsi propositiva e agire nel rispetto del proprio ruolo: è l’ente più vicino ai cittadini ed è quello, per certi versi, che li conosce meglio.
L’amministrazione comunale non può limitarsi ad essere un mero esecutore di scelte sovraordinate, ma un motore di iniziative connesse alle esigenze della comunità.
Come prima cosa va reimpostata l’organizzazione della macchina amministrativa: bisogni a cui dare risposte, tempi delle procedure e modalità di lavoro (pensiamo allo smart working) sono nuovi criteri che già hanno imposto modifiche pesanti alla macchina organizzativa, modifiche che devono essere governate con un reset cosciente e orientato di tutta l’organizzazione. Nella nostra città, le attività economiche hanno bisogno immediato di un incentivo, e qui vanno individuati subito i comparti critici su cui canalizzare aiuti. La linea guida Comune dovrà essere la sburocratizzazione.
Questi i punti chiave proposti dal PD:
1) Innanzitutto occorre incentivare reti d’impresa: si tratta di uno strumento agevole
che può essere utile al commercio per progettare iniziative di settore, attirando
finanziamenti ad hoc (pensiamo a forniture condivise, incentivo al commercio
elettronico etc…).
2) Agevolazioni per tasse locali ed occupazione suolo pubblico.
3) Interlocuzione con Acqualatina per moratoria su bollette commerciali.
4) Incentivazione del turismo di prossimità: individuazione di percorsi tematici da
valorizzare nel novero delle risorse storiche, agro-ambientali del territorio.
5) Incentivazione alla ristrutturazione ed efficientamento per attività alberghiere e
ricettive in generale.
6) Piste ciclabili provvisorie sulla rete urbana ed extraurbana.
7) Apertura di uno sportello emergenza per rispondere ai cittadini e imprese che
necessitano di informazioni sulle iniziative a favore della ripresa.
8) Potenziamento della progettazione europea.
9) Creazione di un pool per lo studio si nuove infrastrutture sociali.
10) Aiuto alle imprese innovative (start-up) e strumenti urbanistici agevoli per utilizzo
dei siti industriali dismessi.
Ci auguriamo che vi sia convergenza sui temi proposti, a che la ripartenza sia l’occasione per la collaborazione tra tutte le forze della città.
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6) Piste ciclabili provvisorie sulla rete urbana ed extraurbana.
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imprese che necessitano di informazioni sulle iniziative a favore
della ripresa.
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9) Creazione di un pool per lo studio si nuove infrastrutture sociali.
10) Aiuto alle imprese innovative (start-up) e strumenti urbanistici
agevoli per utilizzo dei siti industriali dismessi.
Ci auguriamo che vi sia convergenza sui temi proposti, a che la ripartenza sia l’occasione per la collaborazione tra tutte le forze della città.
Questi i punti chiave proposti dal PD:
1) Innanzitutto occorre incentivare reti d’impresa: si tratta di uno
strumento agevole che può essere utile al commercio per progettare
iniziative di settore, attirando finanziamenti ad hoc (pensiamo a
forniture condivise, incentivo al commercio elettronico etc…).
2) Agevolazioni per tasse locali ed occupazione suolo pubblico.
3) Interlocuzione con Acqualatina per moratoria su bollette commerciali.
4) Incentivazione del turismo di prossimità: individuazione di percorsi
tematici da valorizzare nel novero delle risorse storiche,
agro-ambientali del territorio.
5) Incentivazione alla ristrutturazione ed efficientamento per attività
alberghiere e ricettive in generale.
Il PD di Latina ha lanciato dieci proposte per la ripartenza della città dopo il lockdown, chiedendo una convergenza su temi alla politica locale.
LE PROPOSTE DEL PD
Dieci interventi da realizzare subito per dare modo alla città ed alle attività più colpite di ripartire. L’amministrazione comunale di Latina deve rendersi protagonista della fase 2 in maniera attiva. Se da un lato deve tenere conto di quanto governo e regione hanno messo in campo in fase di emergenza, dall’altro deve mostrarsi propositiva e agire nel rispetto del proprio ruolo: è l’ente più vicino ai cittadini ed è quello, per certi versi, che li conosce meglio.
L’amministrazione comunale non può limitarsi ad essere un mero esecutore di scelte sovraordinate, ma un motore di iniziative connesse alle esigenze della comunità.
Come prima cosa va reimpostata l’organizzazione della macchina amministrativa: bisogni a cui dare risposte, tempi delle procedure e modalità di lavoro (pensiamo allo smart working) sono nuovi criteri che già hanno imposto modifiche pesanti alla macchina organizzativa, modifiche che devono essere governate con un reset cosciente e orientato di tutta l’organizzazione. Nella nostra città, le attività economiche hanno bisogno immediato di un incentivo, e qui vanno individuati subito i comparti critici su cui canalizzare aiuti. La linea guida Comune dovrà essere la sburocratizzazione.